La coltivazione dell’olivo sebbene considerata di facile approccio anche per i meno esperti, può comportare l’adozione da parte dell’olivicoltore di pratiche colturali poco rispettose dell’ambiente; basti pensare alla quantità di rame distribuito nei vari trattamenti oppure anche all’effetto deriva di un trattamento male eseguito.

Comportamenti colturali errati sicuramente si ripercuotono non solo sull’ambiente ma anche sull’andamento produttivo dell’oliveto; il venir meno ai principi base per una corretta potatura comporta ad esempio la mancata possibilità di sfruttare appieno la capacità produttiva della pianta.

Grande importanza viene anche riconosciuta ai consumatori che molto spesso presentano una conoscenza limitata sull’olio e sulle sue caratteristiche salutistiche.

Nell’ambito del Programma triennale, l’ACO intende realizzare la misura 3.d) Iniziative di formazione e comunicazione, con lo specifico obiettivo di realizzare momenti informativi e divulgativi sulle buone pratiche agricole per l’olivicoltura quale valida opportunità per sensibilizzare tanto gli operatori della filiera quanto i consumatori su argomenti, tra cui quelli ambientali, che difficilmente sono occasione di approfondimento.

In particolare, si prevede di organizzare e realizzare, in ciascuna annualità:

  1. 1 corso di formazione all’anno rivolto agli operatori della filiera;
  2. 4 giornate dimostrative all’anno sulla trasformazione delle olive rivolte agli studenti delle scuole elementari;
  3. 1 prova dimostrativa di assaggio dell’olio extravergine di oliva in ciascuna annualità del Progetto rivolta ai consumatori.

Tale misura sarà realizzata in maniera integrata con le seguenti Organizzazioni di Produttori:

  1. A.P.O. Associazione di Produttori Olivicoli Società Cooperativa, che opera sul territorio della provincia di Cosenza con 1.982 soci;
  2. Cotracoop, Associazione Consorzio di Cooperative Agricole e di Lavoro – soc. Coop., che opera sul territorio della provincia di Lecce e Barletta-Andria-Trani.