SINTESI
Il Programma dell’ACO, finanziato ai sensi del Regolamento (UE) 611/2014, rappresenta la naturale prosecuzione delle attività e degli obiettivi raggiunti con i precedenti Programmi di attività a valere sui Reg. CE 1334/02, Reg. CE 1331/04, Reg. CE 2080/05, Reg CE 867/08 e Reg (UE) 1220/11.
Il Programma, di durata triennale, sarà realizzato presso le aziende agricole e di trasformazione associate del Lazio e dislocate, più specificatamente, nelle province di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti.
Obiettivi specifici del Programma sono quelli del mantenimento di un’eccellenza produttiva qual è l’olivicoltura laziale con le sue grandi aree vocate, dalla Sabina alla Tuscia, da Canino alle colline Pontine, la tutela del contesto e dell’integrità territoriale, la salvaguardia della funzione paesaggistica e ambientale.
Il Programma, inoltre, risponde alla finalità di far esprimere il potenziale insito nell’olivicoltura laziale che, negli ultimi anni, è riuscita a costruirsi una propria identità, affermando le specificità delle diverse aree e in genere la propria qualità con il riconoscimento di 4 oli DOP (Canino, Colline Pontine, Sabina e Tuscia).
Attraverso la realizzazione delle attività previste dal Programma, ACO intende, sia perseguire le priorità strategiche individuate dal Piano Olivicolo Nazionale, sia operare in collaborazione con i produttori olivicoli e le strutture di trasformazione associate per raggiungere i seguenti obiettivi operativi:
- migliorare le performance ambientali delle tecniche di coltivazione;
- favorire la diffusione tra gli operatori della filiera delle conoscenze e delle innovazioni tecnico – scientifiche che consentono di migliorare la qualità dei prodotti e dei processi;
- aumentare le competenze professionali e imprenditoriali degli operatori;
- introdurre e diffondere tecniche di difesa fitosanitaria alternativi e/o complementari a quelli chimici che consentono sia di migliorare la qualità organolettica, igienico – sanitaria del prodotto sia di ridurne l’impatto ambientale;
- coinvolgere e sensibilizzare tanto gli operatori della filiera quanto i consumatori su tematiche, quali gli aspetti ambientali e le caratteristiche di qualità dell’olio, che difficilmente sono occasione di approfondimento;
- fornire assistenza tecnica alle imprese di trasformazione per la risoluzione di problematiche attinenti alla qualità dell’olio nel processo di trasformazione;
- valorizzare, in termini di affidabilità, i processi produttivi ed i sistemi di controllo basati su Organismi terzi autorizzati e vigilati dallo Stato che l’Unione Europea ha disegnato per le produzioni alimentari, in particolare quelle di qualità certificata;
- introdurre innovazioni che consentono di migliorare la qualità dell’olio prodotto e la tracciabilità quale strumento che rafforza il legame produttore-consumatore, consentendo al consumatore di effettuare scelte consapevoli sull’olio da acquistare.
Il Programma dell’ACO è, inoltre, coerente con le 6 priorità strategiche della PAC 2014-2020 che sono immediatamente trasferibili al settore olivicolo laziale dove l’olivicoltura ha una presenza diffusa sul territorio e conseguentemente un rilevante impatto sulle caratteristiche ambientali e paesaggistiche di questo ed offre produzioni diversificate per tecniche di produzione e caratteristiche organolettiche.
MIGLIORAMENTO DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’OLIVICOLTURA
In continuità con il triennio precedente, l’ACO, attraverso la realizzazione delle misure ricadenti nell’ambito di attività “Miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura” intende:
- evolvere verso un modello di olivicoltura sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico;
- introdurre tecniche innovative e alternative all’uso di prodotti chimici per la lotta alla mosca dell’olivo.
In particolare, ACO realizzerà le seguenti azioni:
- a) Operazioni collettive di mantenimento degli oliveti ad alto valore ambientale e a rischio di abbandono, con l’obiettivo di attuare degli interventi collettivi, al fine di recuperare e prevenire fenomeni di degrado o abbandono dove l’olivicoltura ha assunto un’importanza notevole per il paesaggio.
A tal fine, saranno predisposti e realizzati programmi locali di manutenzione degli oliveti ad elevato valore ambientale ed a rischio di abbandono. Tali programmi consisteranno nell’identificazione delle tecniche agronomiche necessarie per il mantenimento e la salvaguardia degli oliveti. Gli interventi saranno attuati in aziende con oliveti caratterizzati da varietà a rischio di estinzione e/o di abbandono, di età superiore ai 50 anni e ricadenti in zone caratterizzate da una situazione orografica difficile per elevate pendenze ed altitudine dei terreni.
- c) Dimostrazione pratica di tecniche alternative all’impiego di prodotti chimici per la lotta alla mosca dell’olivo, nonché progetti di osservazione dell’andamento stagionale.
Sull’esperienza già maturata con le attività svolte in collaborazione con l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL), nei due trienni del Programma di attività ai sensi del Reg (UE) 867/08 e Reg. (UE) 1220/11, s’intendono realizzare campi dimostrativi sulle tecniche di lotta alternative a basso impatto ambientale.
L’attività in programma ha lo scopo di dimostrare in campo l’uso di un prodotto insetticida, alternativo a quelli chimici, in quanto rispettoso dell’ambiente e valido nell’ottica del contenimento dei costi di gestione dell’oliveto.
Si tratta di un’esca proteica specifica pronta all’uso a base di Spinosad, quale principio attivo ammesso in Agricoltura Biologica (Regolamento (CE) n. 404/2008 della Commissione recante modifica dell’Allegato II B del Regolamento 2092/91), per il controllo della Bactrocera oleae, una sostanza di origine naturale, ottenuta con la fermentazione attivata dal batterio Saccharopolyspora spinosa attraverso cui vengono prodotti alcuni metaboliti chiamati spinosine.
Obiettivo di tale misura è dunque quello di continuare a diffondere sul territorio e tra gli operatori della filiera olivicola la conoscenza di tecniche agronomiche compatibili con l’ambiente.
MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DELL’OLIVICOLTURA ATTRAVERSO LA MODERNIZZAZIONE
La coltivazione dell’olivo sebbene considerata di facile approccio anche per i meno esperti, può comportare l’adozione da parte dell’olivicoltore di pratiche colturali poco rispettose dell’ambiente; basti pensare alla quantità di rame distribuito nei vari trattamenti oppure anche all’effetto deriva di un trattamento male eseguito.
Comportamenti colturali errati sicuramente si ripercuotono non solo sull’ambiente ma anche sull’andamento produttivo dell’oliveto; il venir meno ai principi base per una corretta potatura comporta ad esempio la mancata possibilità di sfruttare appieno la capacità produttiva della pianta.
Grande importanza viene anche riconosciuta ai consumatori che molto spesso presentano una conoscenza limitata sull’olio e sulle sue caratteristiche salutistiche.
Nell’ambito del Programma triennale, l’ACO intende realizzare la misura 3.d) Iniziative di formazione e comunicazione, con lo specifico obiettivo di realizzare momenti informativi e divulgativi sulle buone pratiche agricole per l’olivicoltura quale valida opportunità per sensibilizzare tanto gli operatori della filiera quanto i consumatori su argomenti, tra cui quelli ambientali, che difficilmente sono occasione di approfondimento.
In particolare, si prevede di organizzare e realizzare, in ciascuna annualità:
- 1 corso di formazione all’anno rivolto agli operatori della filiera;
- 4 giornate dimostrative all’anno sulla trasformazione delle olive rivolte agli studenti delle scuole elementari;
- 1 prova dimostrativa di assaggio dell’olio extravergine di oliva in ciascuna annualità del Progetto rivolta ai consumatori.
Tale misura sarà realizzata in maniera integrata con le seguenti Organizzazioni di Produttori:
- A.P.O. Associazione di Produttori Olivicoli Società Cooperativa, che opera sul territorio della provincia di Cosenza con 1.982 soci;
- Cotracoop, Associazione Consorzio di Cooperative Agricole e di Lavoro – soc. Coop., che opera sul territorio della provincia di Lecce e Barletta-Andria-Trani.
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA PRODUZIONE DELL’OLIO D’OLIVA E DELLE OLIVE DA TAVOLA
Il Programma dell’ACO è volto alla creazione ed al rafforzamento di una politica di filiera che mantenga e valorizzi la qualità ottenibile dalla produzione olivicola regionale anche attraverso il miglioramento qualitativo del prodotto in termini di rispondenza a caratteristiche merceologiche quale l’acidità, la sanità del prodotto e la “naturalezza”.
Con la misura 4.d) Assistenza tecnica alla produzione, all’industria di trasformazione oleicola, alle imprese di produzione delle olive da tavola, ai frantoi ed alle imprese di confezionamento per quanto riguarda aspetti inerenti alla qualità dei prodotti, ACO fornirà assistenza tecnica alle imprese di trasformazione, quale valido strumento e momento di confronto e supporto per la risoluzione di problematiche attinenti alla qualità dell’olio nel processo di trasformazione.
La realizzazione di tale misura consentirà dunque di incrementare la consapevolezza della qualità organolettica da parte degli operatori della filiera, contribuendo a diffondere la cultura della qualità organolettica presso ristoratori, commercianti e consumatori tramite la realizzazione di momenti formativi a scopo divulgativo sul territorio, diretti a coinvolgere un elevato numero di operatori della filiera e di consumatori.
TRACCIABILITÀ, CERTIFICAZIONE E TUTELA DELLA QUALITÀ DELL’OLIO D’OLIVA E DELLE OLIVE DA TAVOLA
Uno degli obiettivi strategici del Programma dell’ACO è la valorizzazione, in termini di affidabilità, dei processi produttivi e dei sistemi di controllo certificati da Organismi terzi autorizzati e vigilati dallo Stato che l’Unione Europea ha disegnato per le produzioni alimentari, in particolare quelle di qualità certificata.
È in questa ottica che vanno considerati le attività previste dal Programma triennale volte ad introdurre innovazioni che consentono di migliorare la qualità dell’olio prodotto e la tracciabilità quale strumento che rafforza il legame produttore-consumatore, consentendo a quest’ultimo di effettuare scelte consapevoli sull’olio da acquistare.
ACO intende progettare e realizzare un Sistema di rintracciabilità di filiera e un Sistema di certificazione volontaria della qualità basato su un sistema di analisi del rischio e di punti critici di controllo, in grado di permettere la replicabilità dell’iniziativa anche ad altri operatori.
Tali attività saranno realizzate mediante le seguenti azioni:
- a) Progettazione e realizzazione di sistemi di rintracciabilità di filiera certificati ai sensi della norma UNI EN ISO 22005:08 e conformi al Reg. (CE) 178/2002.
ACO intende progettare e realizzare un Sistema di Rintracciabilità di filiera certificato ai sensi della norma UNI EN ISO 22005:08 e conforme al Reg. (CE) 178/2002.
La piattaforma informatica di supporto per le registrazioni, sarà in grado di gestire un’ampia mole di informazioni necessarie a soddisfare le esigenze dei diversi stakeholders: produttori o loro Associazioni, Autorità pubbliche o Enti preposti alle certificazioni volontarie, consumatori, etc.
L’affidabilità della piattaforma informatica sarà insita nelle sue due principali caratteristiche: la strutturazione in sezioni distinte per ciascuno stadio della filiera coinvolto e la possibilità di registrare in automatico, laddove possibile, le informazioni e i dati, minimizzando l’imputazione manuale.
- b) Realizzazione ed applicazione pratica di sistemi di certificazione volontaria della qualità basati su un sistema di analisi del rischio e di punti critici di controllo
Scopo di tale attività è quello di fornire uno strumento strategico per una ulteriore valorizzazione delle produzioni oleicole degli associati. Ciò si concretizza con la certificazione di alcune tipologie di olio d’oliva ottenute nel rispetto dell’analisi del rischio e dei punti critici di controllo dei relativi processi produttivi, riportati nelle norme tecniche oggetto di “validazione” da parte di un Ente di Certificazione.
La azioni previste nell’ambito dell’attività 5) Tracciabilità, certificazione e tutela della qualità dell’olio d’oliva e delle olive da tavola saranno realizzate in maniera integrata coinvolgendo 3 Organizzazioni di Produttori che nel loro complesso rappresentano 8.157 soci produttori:
- 1 ACO, Associazione Cooperativa Olivicola a r.l., che opera sul territorio della Regione Lazio con 4.116 soci;
- 2 Cotracoop, Associazione Consorzio di Cooperative Agricole e di Lavoro – soc. coop., che opera sul territorio della provincia di Lecce e Barletta-Andria-Trani con 2.059 soci;
- 3 P.O. Associazione di Produttori Olivicoli Società Cooperativa, che opera sul territorio della provincia di Cosenza con 1.982 soci.
DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI SULLE INIZIATIVE SVOLTE NEI CAMPI 2, 3, 4 E 5
ACO intende garantire la più ampia divulgazione delle attività che saranno svolte in seno al Programma e dei relativi risultati attraverso la realizzazione delle seguenti misure:
- a) Diffusione di informazioni sulle iniziative svolte nei campi di cui ai punti 2, 3, 4 e 5.
Tale attività prevede sia la realizzazione di una pubblicazione annuale sulle attività svolte ed i risultati ottenuti, sia l’organizzazione, alla fine del triennio, di un convegno finale di presentazione delle attività realizzate e dei relativi risultati conseguiti.
- b) Creazione di un sito internet e sua gestione sulle misure svolte nei campi di cui ai punti 2, 3, 4 e 5.
Tale misura prevede la realizzazione di un sito Internet, quale strumento innovativo in grado di raggiungere sia gli olivicoltori sia i consumatori.
In particolare, sarà realizzata una piattaforma web moderna e aggiornata contenente tutte le informazioni concernenti il progetto, le attività e il calendario di realizzazione delle stesse nel corso del triennio.